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"I cattivi maestri del razzista che ha assassinato Emmanuel Chidi Namdi siedono in Senato". Michela Murgia lancia il suo j’accuse nei confronti della classe politica che condanna quanto avvenuto a Fermo, dove un giovane nigeriano è stato picchiato a morte dopo aver difeso sua moglie da chi l'aveva insultata dandole della "scimmia". 

Con un post su Facebook  la Murgia tuona contro l’ipocrisia dei politici:

“I cattivi maestri del fascista e razzista che ha ucciso Emmanuel Chidi Namdi e picchiato sua moglie Chinyery siedono in Senato: sono quelli che dieci mesi fa hanno negato l'autorizzazione a procedere contro Calderoli quando diede dell'orango a Cecile Kyenge. Era critica politica, affermarono, mica razzismo, e lo dissero senza distinzione di partito, compresi 81 senatori del PD e 3 di Sel che oggi si dichiareranno certamente sconvolti e turbati davanti a tutti i microfoni dei media. Questo succede a pensare che le parole non abbiano conseguenze. Ipocriti.”

Il riferimento è a quanto era avvenuto a settembre 2015: dopo l’insulto del senatore della Lega Nord Roberto Calderoli nei confronti di Cecile Kyenge, alla quale aveva dato dell’ "orango", il Senato negò l'autorizzazione a procedere nei confronti del leghista per l'accusa di istigazione all'odio razziale.