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 "Nella commissione Trasporti della Camera abbiamo reso parere sul decreto legislativo di riorganizzazione della governance delle autorità portuali che, entrate in vigore le nuove disposizioni, diventeranno autorità di sistema portuali. Si tratta di un tassello fondamentale nel percorso di rilancio della portualità e della logistica, soprattutto in Sardegna", lo ha detto il deputato del Pd Romina Mura la quale ha ricordato che "Sistema portuale significa superare la frammentazione delle decisioni e mettere in rete tutti i porti isolani affinché, sebbene nel rispetto e attraverso l'apporto prezioso di tutti i territori, diventino un unico fattore di sviluppo regionale".

Nel corso dei lavori della Commissione al ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio, "ho sottolineato alcune questioni che a mio avviso assumono un particolare rilievo: nel Sistema dell'Autorità portuale devono essere coinvolti tutti i porti isolani, anche quelli di importanza regionale (come, ad esempio, Arbatax, Carloforte, Calasetta, Sant'Antioco). Nel decreto è previsto che la Regione possa proporre di inserire nel sistema i porti di rilievo economico regionale. Credo che questa indicazione debba essere posta con forza anche a livello centrale". Inoltre "occorre costruire migliori condizioni di contesto affinché la Sardegna, con i suoi porti, possa accedere e competere nei mercati che contano". Il traffico merci, e l'import-export della Sardegna, "per oltre il 90% avviene via mare.

 Cagliari, oltre a essere il primo porto della regione e porto core, è il terzo a livello nazionale dopo Trieste e Genova, il quarto italiano nel settore transhipment (traffico di container), con grandi prospettive di sviluppo per la sua posizione geografica e di collegamento per il Nord Africa, il Medio Oriente e l'Europa continentale. Il porto di Cagliari è, inoltre, zona franca doganale, con un piano operativo approvato che rende lo scalo marittimo in grado di attrarre investimenti, capitali e imprese".

 "E' evidente – ha concluso Mura – che ci sono tutte le condizioni affinché la Sardegna, con i suoi porti, diventi protagonista nel nuovo quadro che va delineandosi. Per definire la nuova organizzazione portuale sarda non servono le diatribe fra i territori. I ruoli derivano dalle dinamiche, dalle performance e dai numeri che nei porti si sono registrate e si registrano. Bisogna stare tutti insieme, con un'unica regia condivisa che esalti la vocazione di ciascuna realtà portuale".