Natura, ambiente, ma anche turismo ed economia: la Sardegna può diventare leader della rete delle aree marine protette del Mediterraneo. Magari attraverso la Regione: la Giunta Pigliaru può promuovere un tavolo a livello nazionale per dare il via alla svolta. È l'appello che arriva da Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente che in questi giorni sta facendo tappa a Villasimius, nell'area marina protetta di Capo Carbonara.
"Nel nostro Paese le aree protette, sia quelle marine che terrestri, hanno saputo legare in maniera feconda la conservazione della natura allo sviluppo sostenibile locale – dichiara Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente – Nel prossimo futuro, però, occorre un decisivo cambio di passo. La Regione Sardegna è già in prima linea su questo fronte ma ora deve assumere la guida di questo processo di cambiamento, promuovendo innanzitutto un tavolo nazionale per la creazione di una vera rete di Aree marine protette (Amp) del Mediterraneo, in modo da liberare le energie da inutili e spesso dannosi intoppi burocratici, dando alle Amp un respiro davvero nazionale ed europeo". In Sardegna ne sono già attive cinque, altre due sono in corso d'istituzione.
"Rivendichiamo un ruolo strategico della Regione sul mare e sulle attività e i temi ad esso collegato, perché è inaccettabile che a tutt'oggi manchi ancora una strategia unitaria – sottolinea Tore Sanna, vicepresidente Federparchi – Le cinque aree marine protette della Sardegna e i due parchi nazionali sono a disposizione della Regione per realizzare queste azioni di sistema e definire, insieme al ministero dell'Ambiente, le strategie sul mare, mettendo a disposizione il patrimonio di conoscenze e professionalità accumulati in questi ultimi quindici anni". "L'arrivo della Goletta Verde nell'Isola – ricorda Marta Battaglia, direttrice di Legambiente Sardegna – è coinciso con il ritorno dell'affascinante fenomeno della nidificazione di una tartaruga Caretta caretta sulla spiaggia di Villasimius.
La Sardegna deve proseguire nel percorso che ha portato a essere una delle regioni più incontaminate di Italia e deve sempre più essere pronta ad accogliere un flusso turistico di qualità, avviando un sistema economico basato sulla blue economy. Per fare questo, però, la Regione deve finalmente assumere un ruolo di leadership a livello nazionale nella creazione di un fondamentale coordinamento delle aree protette esistenti".







