Una preghiera e una corona di fiori per i tanti migranti che hanno perso la vita in mare, durante il viaggio che avevano intrapreso con la speranza di trovare la libertà e una casa lontani dalla loro terra. Questo il senso della cerimonia religiosa officiata questa mattina all'Isola di Mal di Ventre, sulle costa oristanese, dall'arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna.
E non è un caso che monsignor Sanna ed i parroci, con i sindaci di Cabras e di San Vero Milis abbiano raggiunto l'isola a bordo della motovedetta della Guardia costiera di Oristano che nei mesi di febbraio, marzo e aprile di quest'anno ha operato con personale proprio nel tratto di mare tra l'isola di Lampedusa e le coste africane portando soccorso a centinaia di migranti.
"Quest'isola è il luogo ideale per ricordare le innumerevoli vittime senza nome, ma anche per ringraziare chi ha operato e opera ancora per salvarle, spesso anche a rischio della propria vita", ha sottolineato monsignor Sanna prima di lanciare in mare la corona di fiori rossi e bianchi portata dalla terraferma facendo suo l'appello di Papa Francesco alla solidarietà e all'accoglienza nei confronti di queste persone.







