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Ha percorso a piedi lungo le coste della Sardegna ben 1300 chilometri. Davanti alla ex Stazione marittima ieri sera era già buio: ad attenderlo c'erano parenti, amici e i volontari dell'Avis che lo hanno sostenuto nell'impresa. Protagonista dell'impresa Nicola Melis, 34 anni cagliaritano. "Sono un po' stanco – ha scherzato – quasi quasi me ne vado a casa".

Durissima l'ultima tappa. "Stanco e dolorante ma felice di essere a Cagliari e di aver esaudito il mio desiderio: tre anni fa, sempre lo stesso giorno, arrivavo al traguardo concludendo il cammino di Santiago". Passo dopo passo, torre dopo torre. Sì, perché il suo progetto si chiama #cammino100torri, come l'associazione che ha come obiettivo la valorizzazione dei baluardi, oltre cento, che circondano la Sardegna. La sfida è nata un po' per gioco, un po' per dimostrare che la Sardegna si può girare, gustare e riscoprire anche a piedi. L'ispirazione? Il cammino di Santiago.

Ma Nicola, nei mesi scorsi, si è – come dire – riscaldato con i trecento chilometri della Madonna delle milizie, percorso che parte da Avola (Siracusa) e che finisce a Donnalucata (Ragusa). Era partito dal porto di Cagliari il 29 maggio. Ed è arrivato ieri dopo aver fatto il giro antiorario dell'isola: quarantacinque giorni. Una media di circa trenta chilometri al giorno. La notte nei campeggi, qualche volta sotto una delle amate torri. In mezzo a tanta fatica anche una festa, a San Vero Milis: per Nicola gli amici hanno preparato una torta personalizzata con i simboli della sua impresa, le torri. E una scritta: 1284 chilometri. "Nella mia testa c'è già un'altra avventura", afferma sicuro il 34enne.