"Il mondo è cambiato, solo gli affetti sono rimasti intatti": sono le prime parole, oggi, di Pietro Paolo Melis assolto "per non avere commesso il fatto" dopo quasi 18 anni, al termine del processo di revisione, dall'accusa di essere stato la "mente" del sequestro di Vanna Licheri.
A riferirle all'ANSA è uno dei suoi difensori, l'avvocato Alessandro Ricci. Melis ha trascorso la prima notte da uomo libero nella sua casa di Mamoiada (Nuoro) insieme alle sorelle, ai nipoti e agli amici. Non ha praticamente chiuso occhio, riposandosi solo per un paio d'ore. Al suo legale ha detto di essere "frastornato". La comunicazione con l'avvocato Ricci è stata comunque piuttosto difficile in quanto l'allevatore non aveva praticamente mai usato un telefono cellulare. Melis ha riordinato sugli scaffali di casa i tanti libri che aveva in carcere. Poi si è recato in campagna. Nei prossimi giorni riprenderà l'attività nell'azienda di famiglia.