"Dodicimila campioni di Dna appartenenti a cittadini sardi sono stati venduti ad una società inglese ad un prezzo irrisorio. Per questo ho scritto una lettera al Garante della privacy Antonello Soro, per capire se i donatori abbiano prestato il loro consenso a vedere alienato un dato così sensibile ad una società estera". È quanto dichiara l'europarlamentare del Movimento 5 stelle Giulia Moi. "I campioni dei cittadini dell'Ogliastra erano stati raccolti dalla SharDna SpA allo scopo di studiare il patrimonio genetico per curare alcuni tipi di patologie – continua Moi -.
Chi ha donato parte del proprio patrimonio genetico lo ha fatto a una società a capitale pubblico e per scopi strettamente scientifici e di utilità collettiva". "Sarebbe gravissimo – conclude l'eurodeputata del M5s – se, come appare dalle vicende di questi giorni, la privatizzazione di tale patrimonio fosse avvenuta alle spalle dei donatori, e ancor più se l'alienazione di un bene così prezioso fosse destinata ad un uso meramente commerciale. Su questo l'Autorità di garanzia per la privacy ha l'obbligo di fare chiarezza e avrà tutto il mio supporto da Bruxelles. L'epilogo di questa vicenda deve essere riscritto".







