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Un incremento delle sanzioni da 44 nel 2015 a 186 nel 2016, un aumento delle denunce da 5 a 28 e il passaggio da 23 a 81 esposti. Sono i numeri dell'operazione "Sassari non si rifiuta", realizzata dalla Polizia municipale in materia di inquinamento e reati ambientali con la collaborazione della compagnia barracellare, delle guardie zoofile e del settore Ambiente del Comune.

 "Abbiamo rilevato violazioni da diverse tipologie di cittadini: i materiali abbandonati abusivamente, con comportamenti di rilevanza penale, variano dai presìdi sanitari alle carni macellate, dalle auto ai laterizi, dalle bombole di gpl ad altri prodotti che rappresentano un pericolo per l'ambiente e la sicurezza", spiega il comandante dei vigili, Gianni Serra. La rete di controllo messa in piedi si è avvalsa di telecamere, personale in borghese, appostamenti e posti di blocco che hanno permesso di mettere a nudo le pessime abitudini dei sassaresi. Le misure assunte più frequentemente sono state le sanzioni pecuniarie, da 600 euro in su. Tuttavia è per il senso civico di molti cittadini, che sempre più frequentemente denunciano i reati e fanno scattare i controlli, se c'è stata una così clamorosa emersione di infrazioni commesse. "Da parte della comunità è cresciuta l'attenzione, grazie ai sassaresi possiamo vantare una città più decorosa e pulita", sottolinea l'assessore dell'Ambiente, Fabio Pinna.

 "Siamo in campo da tempo per arginare fenomeni come le discariche abusive e altri scempi – aggiunge l'assessore della Polizia municipale, Antonio Piu – il lavoro di squadra con altri settori sta dando i suoi frutti".