Sel ritorna alla carica per chiedere un "cambio di passo" alla Giunta regionale puntando il dito contro alcuni dei provvedimenti voluti dall'esecutivo e sul "rapporto politico e istituzionale tra la Regione e la Città Metropolitana di Cagliari e i Comuni che ne fanno parte".
"L'assenza di risposte su alcuni interventi – spiegano gli amministratori di Sel dell'area metropolitana – pensiamo a temi strategici come le servitù militari, la riqualificazione dell'ex ospedale marino, la valorizzazione delle zone umide e delle acque interne, la ex manifattura tabacchi, hanno indebolito l'azione politica della Regione guidata dal presidente Pigliaru. Le ultime scelte politiche, per ultima quella sulla sede della nuova Asl unica regionale, hanno prodotto una contrapposizione – aggiungono – anche all'interno della maggioranza in Consiglio regionale, che indebolisce la Sardegna. La Città Metropolitana di Cagliari è nella nostra visione uno strumento per tutta la Sardegna".
L'assemblea esprime, inoltre, "preoccupazione" sull'eventuale accelerazione dell'iter di approvazione del disegno di legge sul governo del territorio. "Riteniamo che sulla norma urbanistica si debbano attivare subito processi di coinvolgimento della città capoluogo e di tutti i territori sul merito della proposta, affinché ci si confronti su come mettere a frutto – concludono – l'immenso valore rappresentato dall'eccellenza ambientale e paesaggistica della Sardegna".







