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"La Sardegna è una delle prime regioni d'Italia a dotarsi di una legge specifica sul reddito di inclusione sociale". Lo ha ricordato il vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci, all'indomani del passaggio in Aula della proposta di legge presentata da Luca Pizzuto (Sel).

In una conferenza stampa "affollata", alla quale hanno preso parte molti esponenti della maggioranza, il titolare del Bilancio ha confermato che a disposizione del Reis (Reddito inclusione sociale) la Regione mette 90 milioni di euro in tre anni, ai quali devono essere aggiunti 60 milioni di fondi nazionali Pon inclusione (20 milioni all'anno). "E' importante che questo provvedimento arrivi da una coalizione di centrosinistra – ha aggiunto – in due settimane sono state approvate due leggi importanti e sono in dirittura d'arrivo l'agenzia sarda delle entrate, la legge urbanistica e quella sulla semplificazione".

 Luca Pizzuto ha parlato di "un inizio, da un sistema statico di gestione delle povertà passiamo a uno che prende in carico le persone attraverso un patto che prevede anche una contropartita". Un'opportunità per "almeno diecimila famiglie che avranno la possibilità di uscire dallo stato di povertà". L'erogazione ipotizzata è "pari a 500 euro per nucleo e a 200 per i singoli". Il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, ha ricordato che "questa proposta è stata presentata a pochi giorni dall'insediamento del Consiglio regionale. Ora che è legge diventerà ossigeno puro per gli esclusi dal circuito sociale".

Gigi Ruggeri (Pd) ha rivendicato la legge come "patrimonio dell'intero centrosinistra", definendola "una misura specifica contro la povertà che comporta un mix di diritti e doveri per le persone emarginate". Per Roberto Desini (Cd), "il Reis è un messaggio positivo rivolto alle famiglie in difficoltà e agli amministratori comunali più a diretto contatto".

Pierfranco Zanchetta (Upc) ha detto che "da oggi i sardi ci guarderanno con occhio diverso", mentre Lorenzo Cozzolino (Pd) ha affermato che "Reis mette assieme tre enti, Comune, Asl e Regione in una rete che sarà in grado di erogare il reddito a chi se lo merita". Paolo Zedda (Rossomori) ha aggiunto che "non si poteva non intervenire in una situazione di povertà così grave", e infine, il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra (Psi), ha approfittato dell'occasione per respingere le accuse "di chi dice che questo è il governo del non fare: semmai questo è il governo delle riforme".