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Il compleanno della figlia Marina, festeggiato in Provenza nella residenza della primogenita, era uno dei tradizionali appuntamenti a cui Silvio Berlusconi non rinunciava. Quest'anno però complice il riposo forzato a seguito dell'operazione al cuore e la ritrovata unità tra tutti i figli dell'ex capo del governo, la festa per i cinquant'anni della primogenita del leader di Forza Italia si terrà in Sardegna, a villa La Certosa, dove l'ex capo del governo si trova già da diversi giorni in compagnia anche di Francesca Pascale. A differenza del passato però, quando il cavaliere era solito riunire in Sardegna i fedelissimi ed i big di Forza Italia per fare il punto prima della ripresa dei lavori, il ritorno sulla scena politica sarà graduale e senza fretta e soprattutto secondo quando verrà disposto dai suoi medici. Il riposo però non impedisce all'ex capo del governo di monitorare quanto accade in vista soprattutto del mese di settembre che per il centrodestra si preannuncia piuttosto "caldo". In programma per i primi giorni del prossimo mese c'è l'appuntamento con Stefano Parisi che dopo la breve vacanza a cavallo di ferragosto tornerà ad occuparsi della riorganizzazione di Forza Italia. Il progetto infatti sarà discusso nel prossimo appuntamento con il Cavaliere. Parallelamente al restyling azzurro, l'ex ad di Fastweb si prepara a varare la sua 'creatura' nella convention in programma per metà settembre a Milano. Un appuntamento che cadrà in contemporanea con il raduno di Matteo Salvini a Pontida. La distanza di 50 km che separa Milano da Pontida rappresenta metaforicamente anche la differenza abissale tra i modelli di centrodestra che i due leader hanno in mente: la Pontida di lotta e protesta contro il governo Renzi; e la Milano della alta finanza che guarda più al centro che alla destra in salsa lepenista. E che, sotto sotto, ammicca al governatore della Lombardia Roberto Maroni. Chiamato da Silvio Berlusconi per ricompattare il centrodestra a livello nazionale, Parisi rischia di spaccare la Lega al suo interno. Il modello "Milano" che l'ha portato ad un passo dalla vittoria alle amministrative meneghine coinvolge tutte le forze di centrodestra. Anche il centro di Angelino Alfano e Maurizio Lupi con il quale Salvini non intende discutere ma nei confronti dei quali Maroni lancia segnali d'apertura visto che fanno parte della sua giunta. Al di là della scelta della data da parte di Parisi, proprio in contemporanea con la festa del Carroccio, è significativo anche il tono che Parisi vuole dare all'incontro: "una convention, raccontano fonti interne a Forza Italia, che vuole essere molto "American party style per definire programma e procedure di un nuovo centrodestra a trazione moderata 2.0. E che richiama l'idea del partito repubblicano italiano sul modello dell'elefante Usa". Insomma, anni luce lontano dai militanti leghisti che indossano il cappello con le corna di bue e sventolano la bandiera con l'effigie di Alberto da Giussano. L'happy hour contro il panino con la salamella. E magari un modello del genere premia anche con Forza Italia che punta a riappropriarsi del voto dei moderati mentre la Lega sposta il suo baricentro più a destra. Di certo, distinti sono anche gli interlocutori dei due esponenti politici: Parisi flirta con l'alta finanza, ambiente dal quale proviene; mentre Salvini si rivolge ai piccoli e medi imprenditori che da sempre rappresentano uno dei bacini di voti della Lega. In palio c'è la conquista della leadership di centrodestra mentre sullo sfondo resta il referendum sulle riforme che potrebbe cambiare il volto alla legislatura.