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Di certo, per il momento, c'è solo il titolo. E un dettaglio: 'Il primo giorno della mia vita', il prossimo film di Paolo Genovese, celebrerà "la bellezza della vita". Un lungometraggio che nasce da "un'urgenza" che il regista ha voglia di assecondare. Intanto alla Mostra del cinema di Venezia (31 agosto-10 settembre) ci sarà un suo corto su un 'tema sociale' dal titolo 'Per sempre', da lui scritto e diretto, prodotto da Twin Set con Rai cinema, per il quale è previsto un evento il 4 settembre. E' la storia di tre ragazze e del primo appuntamento con un uomo. Il suo ultimo film, 'Perfetti sconosciuti', è stato un lavoro "faticoso – ha raccontato Genovese – in cui tiri fuori delle cose tue e ti confronti con delle menzogne, delle realtà, delle amicizie". Per il prossimo, in gioco c'è la voglia di "dare e avere speranza nella vita". Al Festival del cinema di Tavolara il regista ha annunciato che sta anche scrivendo un film, prodotto da Leone Film Group, per Gabriele Muccino, che firmerà la regia. "Durante il Tribeca Film Festival ('Perfetti sconosciuti' si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura straniera, ndr) siamo stati a cena insieme a New York. Dopo un mese mi ha detto: 'Perché non scrivi il mio prossimo film?'. Ho risposto: 'Perché no? Vediamo se ci troviamo'". Quindi il volo a Los Angeles, dove Muccino vive stabilmente. "Sono rimasto una settimana. Abbiamo pensato e ragionato insieme. E infine abbiamo capito che avevamo una sensibilità" comune. Genovese sarà anche il produttore artistico e sceneggiatore della serie tv di 'Immaturi', con la regia di Rolando Ravello. Otto puntate, in onda su Mediaset, in cui i personaggi (per metà gli stessi del film 'Immaturi', per metà nuovi), vivranno tutto l'ultimo anno della maturità. I sequel "vanno fatti quando hai qualcosa da raccontare. Un modo interessante per fare vivere quei personaggi – ha detto Genovese – è scriverli e farli raccontare da qualcun altro". Nel cast della nuova serie tv, ha svelato, ci saranno Sabrina Impacciatore, Nicole Grimaudo, Daniele Liotti, Ilaria Spada. Nella lista dei desideri di Genovese, c'è spazio anche per un film per adolescenti. Anche se, ha spiegato, bisogna trovare "l'idea giusta" e "il giusto tono di voce". Come è stato con 'Immaturi', sottolinea, che "è un film che è piaciuto più agli adolescenti che agli adulti" perché "parla ai ragazzi da adulti". Nel cassetto del regista romano c'è anche un altro progetto. Si intitola 'L'Isola', ed è, per il momento, in stand by. "Sta là – ha detto – poi vediamo". All'orizzonte niente film politici: "difficile" farli per la nuova generazione di registi. Non per timore di perdere una parte del pubblico – ha osservato – ma perché "non c'è una affezione forte a una scelta di campo e anche la voglia di schierarsi e di raccontare i temi politici attraverso i film è meno forte". Alla politica, nell'impegno, "si è sostituito il sociale" con temi "forti, ma trasversali e non colorati". Nessuna rinascita, invece, della cinematografia nazionale: "C'è prima bisogno di una politica culturale profonda e di un restauro della cultura cinematografica".