al-via-il-premio-villanova-monteleone-per-il-documentario-italiano
Gli spazi suggestivi di Su Palatu, Sa Domo Manna e piazza Piero Arru fanno da cornice, giovedì 18 agosto, alla giornata iniziale del Premio Villanova Monteleone per il Documentario italiano, organizzato dall’amministrazione comunale del paese e dal Cineclub Sassari, come sezione del concorso internazionale Sardinia Film Festival.
Il Premio, che ritorna per il quarto anno consecutivo (dal 18 al 21 agosto) nel comune dell’entroterra algherese, è riuscito a ritagliarsi, edizione dopo edizione, grazie alla qualità dei documentari in concorso, al fascino del paese e all’ospitalità dei suoi abitanti, uno spazio importante a livello nazionale. Un successo dovuto anche all’organizzazione dell’evento, che alterna la visione dei film agli incontri con gli autori e all’allestimento di mostre ed eventi collaterali.
 
Fin dal primo giorno le proiezioni si articolano in due momenti: di pomeriggio (dalle 17 a Su Palatu) una selezione di lavori fuori concorso e di sera (dalle 21 in piazza Piero Arru) tre dei sei documentari in concorso, scelti tra centinaia inviati da tutta l’Italia. Fanno parte del primo gruppo: “La memoria che resta” di Francesca La Mantia, “Io e Manfredi” di Luciano Toriello, “Urban Safari” di autori vari e “Coming back home” di Sandro Bozzolo (info al sito www.sardiniafilmfestival.it).
 
Sempre giovedì iniziano gli incontri con i registi, che anche quest’anno si svolgono durante le cene-buffet (dalle 19.30 a Sa Domo Manna). Le ospiti della prima giornata sono Marcella Piccinini e Ilaria Godani, autrici, rispettivamente, di “La mia casa e i miei coinquilini (il lungo viaggio di Joyce Lussu)” e di “Sardegna megalite cosmico”. I due documentari rientrano nei lavori in concorso quest’anno e saranno proiettati, insieme a “Ligia” di Giovanni Princigalli,  dalle 21 in piazza Piero Arru.
 
“La mia casa e i miei coinquilini” prende avvio da un’intervista a Joyce Lussu, realizzata nel 1994 dal regista Marco Bellocchio (Piccinini è stata sua collaboratrice come costumista e scenografa), per ripercorrere la vita straordinaria di una delle principali protagoniste della vita culturale e politica dell’Italia del Novecento. Attraverso un montaggio che alterna immagini d’epoca e filmati degli anni Novanta, il documentario racconta l’incontro, sentimentale e politico, con Emilio Lussu, gli anni della clandestinità, l’impegno per l’emancipazione femminile, il lavoro come traduttrice e divulgatrice in Italia di autori rivoluzionari, tra cui il più grande poeta turco del secolo scorso, Nazim Hikmet. 
“Sardegna megalite cosmico” di Ilaria Godani è un viaggio, tra passato e futuro, alla scoperta di nuove teorie sulle costruzioni nuragiche, in particolare sui loro influssi benefici sul corpo e la mente, indagati attraverso testimonianze e interviste ad archeologi e fisici internazionali: tra gli altri, Konstantin Korotkov del Politecnico di San Pietroburgo, il ricercatore giapponese Yasuyuki Nemoto, l’archeologo Mauro Aresu.
 
“Ligia” del regista pugliese Giovanni Princigalli, l’ultimo film in concorso giovedì, è realizzato con il contributo del Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. È la storia di Ligia, una Rom proveniente dalla Romania, che legge le lettere di sua figlia confinata in una prigione e parla della vita che conduce da quindici anni in un campo di baracche alla periferia di Bari, mentre sogna di avere finalmente una casa.  
La giuria chiamata a scegliere il vincitore tra i film in concorso è formata da Giommaria Monti (giornalista, scrittore, autore di programmi tv, tra cui  “Anno Zero”, “Il raggio verde”, “Ominibus”), Alessandro Macis (sceneggiatore, “Liliana Cavani, una donna nel cinema” di Peter Marcias) e Marino Canzonieri (operatore culturale).
 
Una seconda giuria, formata da quindici ragazzi della Consulta Giovanile di Villanova, assegnerà il Premio Giovani a una delle opere selezionate.