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Dopo la pausa ferragostana, sono due gli appuntamenti in cartellone che vanno ad arricchire l’ottava edizione del NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra. L’area archeologica di Tamuli, a Macomer,  è lo scenario che domani, sabato 20 agosto, alle 19, accoglie MARIA DI ELTILI, il testo di Bepi Vigna, con Rita Atzeri voce recitante e Alessandro Muroni (sue le musiche originali) al pianoforte.
 
La storia, basata su alcune fonti storiche, è quella di una bambina rapita dai pirati Saraceni sulle coste della Sardegna. Il suo percorso è raccontato come un itinerario iniziatico. Maria viene fatta schiava e venduta come prostituta, ma poi diviene la favorita del bay, conosce l’amore e la ricchezza. Quando in vecchiaia riesce a ritornare nella sua terra, dapprima è emarginata, considerata una strega, ma poi si trova a ereditare i beni di un intero paese. Dopo la sua morte la sua immagine assurge a una dimensione quasi sacra, dato che una sua veste viene venerata come la reliquia di una santa. Il Crogiuolo ha scelto di proporre la storia al pubblico in forma di melologo: un concerto per voce e pianoforte, dove parola e musica vanno di pari passo, si inseguono, si aspettano, si passano il testimone. 
Durante tutto il giorno si svolgeranno visite guidate all’area archeologica a cura della coop. Esedra.
 
Il giorno dopo,  domenica 21, il NAF dal Marghine approda nel Sulcis: al Nuraghe Camboni di Perdaxius, alle 21.30, viene proposto TZIA BIRORA, con Paola Dessì, regia di Romano Foddai, una produzione Teatro S’Arza.
 
“Lo spettacolo nasce da una dimostrazione di lavoro creata alcuni anni fa per esemplificare i passaggi espressivi dai carnevali tradizionali sardi al linguaggio formalizzato del teatro da palcoscenico”, scrive Foddai nelle sue note.  Il personaggio di Tzia Birora si ispira a un omonimo racconto popolare sardo tratto da una raccolta di Grazia Deledda. Lo spettacolo è un lavoro sulla memoria, personale, storica, etnica. “Il linguaggio è puramente gestuale – scrive ancora Foddai – e poggia su musiche che scorron. Volutamente non sono usate parole. La voce è usata nei canti tradizionali o nei suoni inventati. Gli oggetti di scena sono antichi, così come i costumi, e appartengono alla tradizione popolare sarda”.
 
A partire dalle 18 l’associazione La Casa del Sorriso cura gli eventi collaterali: il battesimo della sella, con giochi e animazione per piccoli e grandi; dalle 18 alle 20, su prenotazione, una passeggiata a cavallo nel circondario per i più esperti; alle 18.30 la visita guidata al Nuraghe Camboni. Alle 20.30 è prevista la cena su prenotazione (per informazioni: 342 1639514).