L'Assessorato regionale all'Industria ha fissato per lunedì 26 settembre, alle 18, l'incontro con i sindacati per discutere sul futuro della Vesuvius di Macchiareddu, lo stabilimento che la multinazionale inglese dell'acciaio ha annunciato di voler smantellare entro il 31 dicembre 2016.
Con la chiusura, rimarrebbero senza lavoro 105 dipendenti diretti e altrettanti indiretti. La Regione ha deciso di muoversi con largo anticipo, dato che lunedì scorso, in occasione di un'assemblea sindacale, i lavoratori avevano chiesto una convocazione entro la prima settimana di ottobre.
Al tavolo del 26 è stata invitata a partecipare anche l'azienda che, sempre due giorni fa, in una nota ha ribadito le ragioni della decisione che interessa gli impianti di Assemini ma anche di Avezzano: "Il Gruppo deve allineare la propria capacità produttiva di refrattari per il flow control alle richieste del mercato, per mantenere un posizionamento competitivo e continuare a fornire ai propri clienti servizi di alta qualità, nonostante le attuali difficili condizioni di mercato.
Lo stabilimento di Assemini è il sito meno competitivo dal punto di vista dei costi tra tutti gli altri stabilimenti della divisione flow control in EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa). Quello di Avezzano, invece, è focalizzato sui prodotti slide-gate e sarà chiuso per bilanciare l'attuale capacità produttiva del Gruppo". Tuttavia, è precisato nella nota, "l'azienda è disponibile fin da subito a iniziare la discussione per individuare la migliore soluzione in grado di minimizzare l'impatto sociale sui 186 dipendenti coinvolti, coerentemente con la cultura del Gruppo".







