"Una legge che aiuterà l'Italia ad affrontare il futuro grazie alla forza di comunità e territori". Così il presidente della commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci sulla legge sui 'Piccoli Comuni' durante la discussione generale a Montecitorio della proposta di legge (cosa che accade per la quarta Legislatura dalla prima presentazione), augurandosi che "ci sia un'ampia maggioranza per favorire il dibattito in Senato e che si arrivi all'approvazione definitiva per l'anno nazionale dei Borghi indetto dal ministero dei Beni culturali per il 2017". Tra le misure principali, "per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023". E poi diffusione della banda larga, sostegno all'artigianato digitale, semplificazione per il recupero dei centri storici e conversione in alberghi diffusi, manutenzione del territorio e prevenzione del rischio idrogeologico, messa in sicurezza di strade e scuole, riqualificazione di terreni e edifici abbandonati, itinerari turistico-culturali ed enogastronomici e di mobilità dolce, interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive. Realacci, che è primo firmatario della proposta di legge, osserva come il testo sia "un'opportunità per tutto il Paese per un'idea di sviluppo, che coniuga storia, cultura e saperi tradizionali con l'innovazione, le nuove tecnologie e la green economy. I nostri 5.585 'Piccoli Comuni' amministrano più della metà del territorio nazionale, e in essi vivono oltre 10 milioni di italiani". Realacci ricorda anche un messaggio di Carlo Azeglio Ciampi in occasione della primo iter parlamentare del testo: "Questi borghi, questi Paesi rappresentano un presidio di civiltà. Sono parte integrate, costitutiva della nostra identità, della nostra Patria. Può diventare anche questa grande avventura un'opportunità da cogliere".
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REALACCI, IN AULA LEGGE "PICCOLI COMUNI", APPROVARLA PER 2017
