dopo-veleni-direttorio-m5s-va-a-mirandola-prove-di-pace

Una palestra eretta con le donazioni dei militanti e l'Emilia-Romagna del post-sisma come scenografia: è a Mirandola che il Direttorio prova una ricucitura dopo i veleni sgorgati sul caso Roma. L'occasione è infatti l'inaugurazione di una palestra distrutta dal sisma del 2012 e ricostruita grazie a 420mila euro 'avanzati' dai fondi per la campagna elettorale del 2013: una sorta di evento simbolo, per il Movimento, che potrebbe fare da apripista ad una tregua tra i membri di un Direttorio depotenziato dal ritorno a pieno titolo di Beppe Grillo e delle tensioni interne. Sabato alle 11, infatti, ci saranno Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia. Mancherà solo Alessandro Di Battista (in Sardegna per il tour #Costituzionecoasttocoast) ma, di fatto, ci saranno tutte le 'anime' del Direttorio: quella 'governista' e televisiva, rappresentata da Di Maio e quella degli ortodossi che proprio su Di Maio e sul caso della mail (non riferita) sulla Muraro hanno eretto la loro trincea. Una trincea che neppure la Festa Italia 5 Stelle di Palermo è riuscita a smussare. E nella città di Pico della Mirandola sabato potrebbe arrivare anche Grillo: rumors incalzanti danno per probabile la sua presenza, sebbene non sia confermata. Di certo, però, ci sarà il Direttorio e, a meno di colpi di scena, ci sarà una nuova foto di gruppo nel solco di quella di Nettuno. Una foto che potrebbe anche sigillare una tregua, dopo le tensioni di questi giorni che solo il silenzio stampa imposto da Grillo su Roma è riuscito a sotterrare. Ma l'irritazione degli ortodossi sulla gestione del Campidoglio non è di certo sparita. E il 'no' di Salvatore Tutino non ha placato la pressione di chi vuole che Virginia Raggi rispetti con maggiore rigore il programma e i principi pentastellati. Da qui la delicatezza di un evento peraltro molto sentito tra i 5S. "Sarà un occasione speciale per me e per il Movimento", sottolinea su Facebook Luigi Di Maio. Di Maio, come Di Battista, sarà impegnato in tutto il weekend in piazza. Mentre domani anche Fico 'entra' nella campagna del No al referendum con una manifestazione a Firenze. Segno che dopo un'iniziale timidezza, il countdown per il 4 dicembre è cominciato in tutto il Movimento in una campagna che, per toni e avversari, ricorda quasi quella delle Europee del 2014. E, la reunion di Mirandola, potrebbe servire a ricompattare il Movimento anche in vista del rush finale per il referendum. Resta da vedere se, per sabato, i 5 Stelle potranno salire sul palco emiliano con un assessore al Bilancio in carica nella Capitale.