"Il presidente Pigliaru, nonostante avesse promesso una riduzione delle spese per la sanità, ha aumentato, con la delibera del 23 settembre, i compensi dei neo nominati direttori e dei loro collaboratori già da questo trimestre. Non è bastata la becera rissa per l'occupazione delle poltrone, si è aggiunta anche la beffa economica alla faccia di noi Sardi creduloni".
Inizia così la lettera aperta al presidente della Regione di Francesco Accardo del centro studi dei Riformatori. Secondo Accardo, "il nuovo direttore della Asl unica guadagnerà 200.000 euro l'anno cui si aggiungerà un ulteriore 20% (40.000 euro) di premio, mentre ai direttori del Brotzu e dell'Aou di Sassari andranno 180.000 euro a testa (a cui aggiungere sempre il 20%), al direttore dell'Aou di Cagliari solo (si fa per dire!) 170.000, ma anche lui potrà mettersi in tasca a fine anno un premietto da 34.000 euro. Questi dg, figure indubbiamente importanti e fondamentali per la sanità sarda – attacca l'esponente dei Riformatori – prima di trovare sulla loro strada Pigliaru in versione Babbo Natale, guadagnavano 123.000 euro a testa".
A questi si devono aggiungere ulteriori aumenti stipendiali per i direttori amministrativi ed i direttori sanitari (45.000 euro in più su base annua per Asl 1, 36.500 per l'Aou di Cagliari). Intendiamoci, chi lavora bene ed è produttivo per la società deve essere pagato bene. Si potevano aumentare gli stipendi, e forse era persino giusto farlo, ma non c'era bisogno di arrivare a 200.000 euro l'anno, più i premi: un vero e proprio schiaffo in faccia alla miseria che attanaglia la nostra isola".







