"Il patto per la Sardegna è un'importantissima occasione per la nostra Isola. In un momento in cui la sharing economy ha variato il mondo, i problemi stanno cambiando forma. E noi abbiamo ottenuto risorse aggiuntive per affrontare di petto problemi strutturali irrisolti".
Così il governatore, Francesco Pigliaru, intervenendo in Consiglio regionale nella seduta obbligatoria per Statuto incentrata sul patto siglato tra Governo e Regione. Il valore del patto, ha ricordato il presidente, è di circa 3 miliardi di euro, di cui 1,509 miliardi di risorse specifiche per l'insularità destinate a continuità territoriale aerea, mobilità interna tra ferro e viabilità stradale, e metano, con l'impegno del Governo per finanziare la 'dorsale'.
L'opposizione è subito andata all'attacco definendo il patto "un pacco". "Risorse che sembrano pannicelli caldi che tengono la Sardegna ancora una volta subordinata", ha detto il decano dei consiglieri, Mario Floris (Uds), mentre Marco Tedde (Fi) ha parlato di "stanziamenti vecchi e restyling da parte di Renzi, con il presidente Pigliaru che non è stato neppure nominato commissario straordinario per l'attuazione del Patto". Secondo Christian Solinas (Psd'Az), "le risorse vere aggiuntive 2016-2017, rispetto al fondo di sviluppo e coesione, si attestano su 8,14 milioni, visto che le altre non sono libere ma vengono usate dallo Stato per finanziare i propri enti come Anas o Rfi: serve un'operazione verità sui fondi".
Paolo Truzzu (Fdi) ha ribadito che si tratta di un "remake: non ci sono risorse in più ma quelle vecchie rimodulate, con l'80% di fondi regionali e un impatto sul 2016 pari a 90 milioni, il 14% del totale". Dai banchi della maggioranza, difesa a oltranza del patto. Roberto Deriu (Pd) ha sottolineato la "chiarezza nei parametri oggettivi" posti con il dossier Sardegna e ha riconosciuto che "hanno portato risultati".
Luigi Lotto e Antonio Solinas, entrambi Pd, hanno sollecitato una spendita celere delle risorse, Daniele Cocco (Sel) ha chiesto un'attenzione maggiore per le zone interne, Pierfranco Zanchetta (Upc) ha insistito per lo sblocco dei fondi per la riqualificazione delle strutture ex G8 a La Maddalena, mentre Emilio Usula (Rossomnori) ha manifestato alcune perplessità, in particolare sui finanziamenti per l'inceneritore di Tossilo.







