In via di chiusura le arringhe dei difensori al processo nato dalla prima inchiesta sull'uso dei fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale.
Anche questa volta, come sta avvenendo ormai da varie udienze, davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale hanno preso la parola gli avvocati dei 14 politici accusati di peculato aggravato per il presunto uso illecito dei fondi.
A chiedere l'assoluzione per i propri assistiti sono stati i legali Maurizio Scarparo e Silvio Piras, difensori di Pierangelo Masia, Raimondo Ibba e Giommaria Uggias. Entrambi hanno ribadito la correttezza dell'operato dei propri assistiti, oltre al fatto che erano gli stessi funzionari del Consiglio regionale a non pretendere di conservare le ricevute delle spese sostenute.
Fra gli imputati rimasti a giudizio, dopo una serie di procedimenti che si sono già chiusi, ci sono oltre a Masia, Ibba e Uggias, anche Salvatore Serra, Maria Grazia Caligaris, Salvatore Amadu, Mario Floris, Giuseppe Atzeri, Oscar Cherchi, Raffaele Farigu, Carmelo Cachia, Sergio Marracini, Vittorio e Alberto Randazzo. Per tutti l'accusa è di peculato aggravato per le spese fatte con i fondi del Gruppo Misto e di altri gruppi risalenti alla XIII legislatura (2004-2009). Le arringhe proseguiranno il 21 novembre.
Proseguono arringhe difensori imputati processo per peculato







