Nel 2017, se verrà stipulato il protocollo d'intesa con lo Stato, l'Agenzia sarda delle entrate (Ase) potrà accertare e riscuotere direttamente anche tributi erariali compartecipati, come previsto nello Statuto, quali Irpef, Ires o Iva. L'auspicio della Giunta e della maggioranza è emerso più volte in Consiglio regionale durante l'esame della legge che istituisce la nuova Agenzia, approvata con 29 voti favorevoli e 15 contrari.
L'Ase esercita le funzioni di osservatorio per la mappatura del sistema tributario regionale, il monitoraggio delle entrate e la simulazione degli effetti della leva fiscale, mettendo a sistema, in un portale della fiscalità, le banche dati periodicamente trasmesse dall'amministrazione finanziaria.
Organi dell'Agenzia, che avrà una dotazione finanziaria di due milioni di euro per il 2017, 3 milioni per il 2018 e 2,5 milioni a regime dal 2019, sono il direttore generale e il revisore dei conti, che rimarrà in carica tre anni, e inizialmente opereranno 20 lavoratori individuati tramite selezione interna volontaria tra i dipendenti di ruolo della Regione, degli enti e delle agenzie. Sarà però possibile l'integrazione della dotazione organica attraverso procedure concorsuali, mentre sarà sempre possibile stipulare contratti con esperi e collaborazione o convenzioni con società, enti qualificati e università.







