Un confronto diretto con ragazzi, insegnanti e genitori in cui definire le caratteristiche del bullismo, le motivazioni, il ruolo dei protagonisti e degli osservatori, cercando di fare leva sulle risorse positive dei più giovani. È l'attività svolta in questi giorni dagli operatori del Telefono Azzurro, arrivati all'istituto alberghiero di Muravera con la task force del Ministero dell'Istruzione dopo il video choc su Facebook che ha documentato un grave episodio di bullismo tra due ragazzine della scuola.
Due i fronti di intervento degli esperti del Telefono Azzurro, uno rivolto ai giovani, l'altro agli adulti, insegnanti e genitori. "Le attività formative per i ragazzi sono dirette non solo a coloro direttamente coinvolti negli episodi di bullismo, ma anche e soprattutto al gruppo dei compagni e degli osservatori – spiegano gli operatori dell'associazione riferendosi al caso specifico di Muravera – Una 'maggioranza silenziosa' che ha assistito all'episodio di prepotenza, girando un video e diffondendolo poi in rete. Le attività mirano a far leva sulle risorse positive dei ragazzi, sui valori del rispetto e della tolleranza, sulla loro capacità di provare empatia per i compagni in difficoltà".
Durante gli incontri vengono privilegiati lavori di gruppo, che facilitano l'instaurarsi di un clima di ascolto attivo e di cooperazione. "Anche gli insegnanti e i genitori sono protagonisti fondamentali per il contrasto e la prevenzione di questi fenomeni – sottolineano ancora gli specialisti – in quest'ottica, Telefono Azzurro ritiene fondamentale un momento di condivisione dell'esperienza fatta in classe con i ragazzi, per aiutarli a riconoscere segnali di disagio e offrire loro strumenti per la prevenzione di situazioni a rischio".







