I primi 78 addetti della Marina e della Guardia costiera libiche si sono imbarcati nella notte a Misurata a bordo di due navi della missione europea antiscafisti EunavforMed. Saranno addestrati per pattugliare dalla prossima estate le acque territoriali su dieci motovedette che l'Italia donerà a Tripoli. "Un passo molto importante", lo definisce l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini. Mentre il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, spera che così "quel mare da cui continuano a partire imbarcazioni e dove gli scafisti sfruttano il dolore, possa essere un mare più presidiato". OBIETTIVO PATTUGLIE LIBICHE IN ESTATE – A riferire i dettagli dell'addestramento è stato il comandante di EunavforMed, ammiraglio Enrico Credendino, in audizione alle commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera. "Sono previste – spiega – tre fasi. La prima, iniziata oggi, si concluderà a febbraio. A dicembre ci sarà una seconda fase con 500 libici che saranno addestrati a terra, in Italia, Malta ed in altri Paesi disponibili. Poi a primavera l'Italia è pronta a fornire dieci pattugliatori alla Libia. L'obiettivo è che entro l'estate i libici possano pattugliare le loro acque sui loro mezzi insieme a noi. Puntiamo – aggiunge – a fornire ai libici le capacità per fermare i trafficanti e salvare vite, visto che la maggior pare dei naufragi avviene vicino alle loro coste". RIAPERTA ROTTA DA EGITTO, 11MILA PARTENZE – E se il 90% dei barconi parte dalla Libia, dal 4 aprile, giorno dell'accordo Ue-Turchia che ha chiuso la rotta balcanica, si è riaperta quella egiziana: quest'anno si sono registrati 11mila arrivi, con 41 grandi pescherecci. Credendino punta il dito verso le autorità del Cairo. "Gli egiziani – sottolinea – ci dicono che fanno il massimo per pattugliare le acque con i loro mezzi. Ma sappiamo che ci sono ong che informano di queste partenze in anticipo: lo sappiamo noi ed anche gli egiziani che però non fanno nulla per fermarle e così le persone continueranno a partire". GOMMONI FATISCENTI DA CINA- Nella loro attività nel Mediterraneo, i mezzi di EunavforMed hanno soccorso 29mila persone, neutralizzato 337 imbarcazioni e consegnato alle autorità giudiziarie italiane 96 sospetti scafisti. Eunavformed monitora anche la provenienza dei mezzi, sempre più fatiscenti, usati dagli scafisti. "I gommoni – informa – arrivano in Libia dalla Cina attraverso Turchia e Malta. Trattandosi di commercio, non c'e' modo di bloccare questi arrivi. Bisognerebbe convincere la Cina a non venderli. Sono gommoni di scarsa qualità, fatti per fare un solo viaggio".
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Migranti, 78 libici su navi Ue: parte addestramento







