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I minori stranieri irreperibili in Italia risultano essere oltre 5000, per la precisione 5.315, prevalentemente egiziani, somali e eritrei. Lo riferisce il presidente del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo Cotugno, al termine del gruppo di lavoro della Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali europee (Calre) su 'Immigrazione, politiche sociali e diritti umani' tenutosi a Palazzo Madama, coordinato dal presidente Cotugno. I minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia, provengono prevalentemente da Egitto (19,2%), Gambia (12,3%), Albania (9,6%) ed Eritrea (7,8%). La regione che ne accoglie di più è la Sicilia (41,4%), seguita dalla Calabria (7,9%), Emilia Romagna (6,2%) e Lombardia (6,1%). Le strutture di accoglienza sono 1.050, di queste 268 in Sicilia e 111 in Lombardia. Al termine dell'incontro, riferisce una nota del Consiglio regionale del Molise, "gli interventi dei Presidenti di varie regioni europee che hanno rafforzato il concetto di maggiore solidarietà da parte dell'Europa e di un piano comune di azione per la delicata condizione dei minori, dando il proprio assenso al documento stilato dal presidente Cotugno". Nelle sue conclusioni Cotugno ha ringraziato i relatori, in particolare il procuratore del Tribunale dei Minori di Campobasso, Claudio Di Ruzza e i docenti dell'Università del Molise, Michele Della Morte e Stefania Giova, per il contributo dato in questi mesi per la stesura del documento finale del gruppo di lavoro che, dopo la ratifica del prossimo 24 novembre a Varese, sarà presentato alla Commissione Europea. Il documento è stato illustrato alla presenza del presidente della Calre, Raffaele Cattaneo, del coordinatore nazionale dei presidenti delle Assemblee legislative italiane, Franco Iacop, e di diversi esponenti di regioni d'Europa.