protesta-ambientalisti-a-tossilo-and-quot-no-all-inceneritore-and-quot

In centinaia si sono presentati davanti ai cancelli dell'inceneritore di Tossilo, nella zona industriale di Macomer, per protestare contro la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha sospeso gli effetti della sentenza del Tar Sardegna, che aveva bloccato i lavori di costruzione del nuovo inceneritore. Alla manifestazione, promossa da Libe.r.u e dal Comitato 14 dicembre, hanno aderito oltre 40 associazioni, ma anche diversi sindaci e amministratori del territorio, che da anni conducono la battaglia contro un sistema di smaltimento dei rifiuti ritenuto superato.

"Siamo qui perché siamo contrari all'incenerimento un sistema in via di smantellamento in tutta Europa – ha detto Pierfranco Devias, leader del partito indipendentista Libe.r.u – siamo una regione virtuosa sul fronte della differenziata e vogliono incenerire l'indifferenziata. I dati dei registri tumori nell'area di Macomer sono preoccupanti. Ma questo non basta, la Regione vuole investire 50 milioni di euro nell'ampliamento dell'inceneritore, percorso che ci fa capire che dobbiamo incenerire la spazzatura di tutta Italia. Il ricorso della Regione al consiglio di Stato che ha sospeso la sentenza del Tar che ci aveva dato ragione bloccando i lavori del nuovo inceneritore, è semplicemente vergognosa. Ci opporremo in tutte le sedi – conclude Devias – perché come recita il nostro striscione 'Custa terra este sa nostra'".

"Siamo nella fase raccolta fondi per presentare al più presto un ricorso incidentale al Consiglio di Stato che nella sospensiva della sentenza del Tar, ha ritenuto che non ci siano evidenze scientifiche di rischi per la salute – ha aggiunto Mauro Aresu del comitato Non bruciamoci il futuro – ma non è così, presenteremo i nostri dati dall'istituto epidemiologico della Asl di Nuoro e del registro tumori perché vogliamo fermare in tutti i modi questo mostro". La sindaca di Sarule, Mariangela Barca, ha rimarcato: "Il ricorso della Regione al Consiglio di Stato è un vero atto di prepotenza. Come Unione dei comuni della Barbagia avevamo presentato ricorso al Tar che ci aveva dato ragione. Questa sospensiva del Consiglio di Stato è vergognosa perché disattende le ragioni del tribunale amministrativo che aveva ritenuto gli atti amministrativi non consoni per la costruzione del nuovo inceneritore e i costi sovradimensionati del 35%".