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Tra le truffe nascoste dentro il labirinto lessicale del ‘nuovo’ testo costituzionale, proposto dalla Controriforma Napolitano, Renzi e Verdini, il cui scopo è ridurre i poteri delle assemblee parlamentari e dare più potere al Governo, c’è anche quella sul presunto risparmio. Per i 100 senatori nominati dal partito che vincerà le elezioni regionali, anche con solo il 20% del sostegno degli aventi diritto al voto, nella controriforma è prevista l’immunità parlamentare, compensata dalla perdita della ‘ Indennità di ruolo’ percepita dagli attuali senatori.

La Ministra Boschi ha sostenuto che la Controriforma Costituzionale del Governo produrrà un calo di costi del Senato di circa 500 milioni, mentre gli studi degli stessi uffici parlamentari di Camera e Senato, in base al testo in esame, hanno calcolato che il Senato dei nominati produrrà un risparmio inferiore ad un decimo di tale cifra: attorno ai 38 milioni. Ma sarà molto minore. Infatti ai senatori, oltre alla ‘indennità’ di circa di 5000 euro, vengono corrisposti altri 9.240 euro di rimborso spese, suddivisi in tre voci: – ‘Diaria’ 3.500; – ‘Rimborso forfettario delle spese generali’ 1.650; – ‘Rimborso delle spese per esercizio del mandato’ 4.090, così suddivise: 2.090 di rendicontazione quadrimestrale e 2.000 erogati forfettariamente.

A ciò va aggiunta la gratuità, a spese del Senato, di arei, treni, navi e pedaggi autostradali. Spese che resterebbero ed andrebbero a rudurre il ‘presunto risparmio’ . Alla richiesta di chiarimenti su questo punto, la Boschi e gli altri renziani che nei dibattiti vanno a sostenere il SI, rispondono imbarazzati che in base al potere di decidere autonomamente, fissato dalla Costituzione, sarà il nuovo senato ad adottare deliberazioni in merito… Una bella presa per i fondelli. Negli USA, tanto cari a Renzi & Napolitano, c’è un detto : “ Sarebbe come far decidere ai tacchini di anticipare la data del Natale ”.

Fernando Rossi, ex senatore