"La Carta di Udine è il frutto di un lavoro approfondito e costruttivo che le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome hanno portato avanti insieme". Così il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, commenta la consegna al Governo della Carta di Udine. "Per noi – spiega – è essenziale tutelare e rinforzare la nostra autonomia e i valori che rappresenta. Il documento condiviso sottolinea il principio dell'intesa e ne ribadisce l'importanza e l'efficacia ai fini della salvaguardia della specialità.
Lo strumento dell'intesa, che regola i rapporti tra Stato e Autonomie speciali nel processo di revisione statutaria, è molto forte. Significa che, su questo fronte, nessuna decisione può essere presa dallo Stato centrale unilateralmente, ma può avvenire esclusivamente attraverso un'intesa con le Autonomie interessate". Secondo Pigliaru, "le Autonomie speciali, come viene sottolineato nella Carta sottoscritta a Udine, possono divenire laboratorio, magari attraverso una strategia costituzionale comune, per la sperimentazione di altre forme avanzate di autonomia virtuosamente competitive.
Si tratta di una nuova stimolante sfida per rispondere alle mutate esigenze della società e proiettare nel futuro la nostra specialità, nel pieno rispetto della nostra autonomia." L'assessore degli Affari generali e Riforme Gianmario Demuro, che ha firmato la Carta in rappresentanza di Pigliaru e che oggi ha partecipato alla consegna del documento, ricorda che "la diversità è un aspetto riconosciuto anche dalla riforma, che garantisce le Regioni a Statuto speciale attraverso l'intesa".







