renzi-avr-and-ograve-il-sorriso-quando-lascer-and-ograve-palazzo-chigi

"Quando andrò via da palazzo Chigi lo farò col sorriso. Perché non si va via da palazzo Chigi col broncio. E sarò orgoglioso di quello che abbiamo fatto". Così il premier Matteo Renzi al teatro Verdi di Sassari per un incontro sul Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre.

L'Italia deve ripartire e sono "convinto" che si può fare "ma bisogna avere un'idea del paese". La "grande scommessa di questo referendum è che da una parte c'è qualcuno che ha un'idea del paese e dall'altra gente che sta insieme solo per dire no. Unita dal desiderio di andare contro qualcuno". Sottolinea Matteo Renzi "questa non è la politica: a forza di dire no e andare contro il paese resta fermo e l'unico dibattito politico è tra addetti ai lavori".

"Se votate no non votate no a Renzi, votate no alla scheda del referendum. Chi vota No dice no per decenni al taglio dei parlamentari, all'abolizione del Cnel". 

"Siamo riusciti a mettere insieme Monti e Salvini, Berlusconi e Travaglio che forse si volevano bene sin da piccoli ma lo sapevamo. E anche D'Alema e Grillo, uno che ha sempre detto di credere nella politica e uno no". Lo ha ribadito il Premier sottolinendo, con una battuta, che "anche Casa Pound è preoccupato per la deriva autoritaria…". 

"Chi va in Senato lo scegliete voi. Non è vero che stiamo abolendo la democrazia. Noi stiamo abolendo la burocrazia. I costituenti non volevano il bicameralismo paritario. Hanno sempre chiesto di superarlo. Lo hanno digerito obtorto collo". Così Matteo Renzi al teatro Verdi di Sassari.