Depositi costieri di Gnl come occasione da non perdere per i porti sardi: le navi del futuro puntano sul nuovo carburante e l'isola potrebbe essere la tappa giusta per il bunkeraggio. Cioè per fare rifornimento. È quanto sta emergendo dai lavori del terzo convegno internazionale dal titolo "Isola dell'energia. GNL combustibile per la Sardegna e il Mediterraneo" cominciato ieri a Cagliari. Oggi il tema sarà approfondito nei dettagli, ma già sono arrivate le prime anticipazioni.
"La presenza dei depositi – ha spiegato Valeria Mangiarotti, responsabile marketing dell'Autorità portuale di Cagliari, delegato Espo-Medcruise per l'ambiente – può essere un richiamo per gli armatori soprattutto nel settore crociere: la Msc ha ordinato quattro navi che utilizzeranno Gnl, la Costa tre. Molto importante che la Sardegna si stia adeguando a porti del Mediterraneo come Barcellona e Valencia. In Italia anche porti come Livorno e La Spezia stanno andando in quella direzione".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il segretario generale dell'Authority Roberto Farci: "Il bunkeraggio potrebbe essere l'Arma in più per incrementare traffico marittimo nell'isola anche perché stanno aumentando le navi a nuova propulsione – ha detto – va poi considerato che l'utilizzo di Gnl è sempre più importante in un'ottica di green port". L'apripista è Santa Giusta, con il porto di Oristano. Ma tutti gli scali marittimi stanno facendo un pensierino ai depositi Gnl: ora si tratta di capire, anche nel quadro della nuova Autorità di sistema, quanti impianti sono necessari per il fabbisogno della Sardegna.







