"Ancora una volta siamo costretti ad assistere sgomenti a un nuovo caso di femminicidio, questa volta avvenuto nel Trapanese, dove un uomo ha ucciso la moglie a coltellate ed è poi andato tranquillamente al bar a bere un caffè.
Quella del femminicidio è una piaga intollerabile che sta dilagando a macchia d'olio e che non può più attendere tentennamenti nelle azioni di prevenzione e di repressione da parte di nessuno, men che meno dallo Stato e dalle istituzioni".
Lo afferma in una nota il senatore sardo Luciano Uras, del gruppo Misto (Sel). "Appena due settimane fa – prosegue Uras – un altro terribile caso è avvenuto in provincia di Sassari, dove una donna è stata arsa viva dal marito. Sono crimini che si ripetono oramai a cadenza sempre più frequente e ai quali bisogna rispondere con forza e immediatezza. A tal riguardo ho presentato nei giorni scorsi un'interpellanza ai ministri Boschi e Orlando nella quale si chiede se siano adeguatamente sostenuti, con risorse umane e finanziamenti, i Centri Antiviolenza presenti sul nostro territorio nazionale.
Inoltre sarebbe importante – prosegue Uras – predisporre nuovi strumenti di tutela atti a prevenire tali forme di violenza e a garantire vita serena a tutti i componenti della famiglia, soprattutto nelle coppie in via di separazione, così come prevede la proposta di legge a favore degli orfani di crimini domestici, che ha come primo firmatario Roberto Capelli". "Sono ormai troppi i casi di femminicidio dall'inizio dell'anno. È una escalation di violenza che va fermata con ogni mezzo e il Parlamento deve fare molto di più", conclude Uras.