"Sono uno abbastanza veloce ma prima di sei mesi l'unificazione non sarà effettiva". Fulvio Moirano, direttore generale dell'Azienda per la Tutela della Salute, meglio nota come Asl unica, fa il punto sul riformato sistema sanitario regionale della Sardegna a un mese dal suo insediamento alla Asl di Sassari.
Lo fa in occasione del convegno del Pd "Una nuova sanità a tutela della salute dei sardi" organizzato dal responsabile Sanità del partito, Giuseppe Frau. "Per il momento sono direttore generale a Sassari, e sia pur con l'incarico in questi tre mesi di andare a creare le condizioni perché il primo gennaio ci sia la nuova azienda, già un'idea sulle opportunità e sulle problematiche che ci sono me la sono fatta", dice il super manager. Prima le opportunità: "l'omogeneità della struttura amministrativa, organizzativa e logistica di un'unica azienda che evita le sovrapposizioni", chiarisce
Tra le problematiche: "Vorrei evitare – spiega – la strumentalizzazione dei dipendenti nell'organizzazione che magari nelle comunità locali confondono gli interessi personali o categoriali rispetto a quelli dei cittadini". Ecco, precisa, "io son qui per far funzionare la sanità per i cittadini". Sulle critiche per aver nominato due direttori non sardi: "Ho l'impressione – dice Moirano – che chi mi ha accusato di questo volesse quasi chiedere qualcos'altro, perché per me il fatto che si trattasse di sardi o meno, di gente del nord o del sud, era del tutto irrilevante".
E poi: "Penso alle otto aree socio sanitarie locali, alle strutture centrali organizzative, c'è spazio per tutti, la mia preoccupazione è trovare abbastanza persone così qualificate e competenti per ricoprire in modo autorevole e adeguato tutto il posizionamento che dovremmo fare da qui al 30 giugno". Infine il problema più sentito: le liste d'attesa. "Esistono di due categorie, quelle dove c'è un eccesso di domanda perché un professionista è bravo, e questa è ineliminabile". Quella che disturba, sottolinea, "è la lista d'attesa in cui il volume d'attivista è basso: su queste dobbiamo impegnarci".