"A me dispiace tanto che alcuni compagni, con i quali ho percorso un intenso e a volte entusiasmante tratto di strada, oggi si stiano allontanando, apprezzo l'appello fatto dal segretario Pizzuto e spero che si possano presto ritrovare momenti di confronto". Lo dice il deputato di Sinistra Italiana-Sel, Michele Piras, in merito di futuro politico di Sinistra ecologia e libertà dopo l'annunciato scioglimento a livello nazionale.
"Nessuno di noi – spiega – sottovaluta la necessità di una ricomposizione del campo progressista e democratico. Dobbiamo comprendere tuttavia le ragioni sociali di quanto accade, ragioni che anche il centrosinistra, laddove ha strizzato per una lunga stagione l'occhio al liberismo, ha concorso a determinare. E comprendere in quale modo si possa contribuire da sinistra, senza settarismi ma anche senza cedimenti, a invertire la rotta e costruire programmi, alleanze e azioni di governo che siano coerenti con il profondo e diffuso bisogno di cambiamento che c'è nel Paese".
Secondo Piras, "costruire una sinistra ancillare a Renzi sarebbe un errore altrettanto grave quanto quello di costituire una formazione politica isolata, minoritaria e marginale. Ma esiste una terza via, che in tanti in Italia stiamo provando a percorrere e che passa anche attraverso la battaglia referendaria".