"Pronti ad assumere tutte le iniziative a sostegno della vertenza Vesuvius". Lo ha dichiarato il presidente della commissione Attività produttive in Consiglio regionale, Luigi Lotto (Pd), dopo l'incontro nel pomeriggio con i rappresentanti sindacali dei lavoratori che dall'1 gennaio 2017 potrebbero ritrovarsi senza un'occupazione.
Il parlamentino, ha precisato Lotto, attenderà l'esito della riunione convocata per l'1 dicembre al Mise alla quale prenderà parte anche un imprenditore interessato all'acquisizione degli impianti sardi e abruzzesi. Dopodiché, in caso di esito negativo dell'incontro, la commissione potrebbe adottare una risoluzione ad hoc o, in alternativa, presentare un ordine del giorno unitario da far votare in Consiglio. Ai membri della commissione, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil – Giampiero Manca, Efisio Ibba e Tore Sini – hanno illustrato le ultime novità della vertenza.
"L'unico modo per impedire alla multinazionale di delocalizzare la produzione – hanno detto – è bloccare le commesse italiane. Vesuvius ha infatti un contratto con l'Ilva di Taranto per 90 milioni di euro. E' inaccettabile che una società in attivo decida di mandare a casa i lavoratori e continui a sfruttare il mercato italiano".
Stamattina, sette dei 105 dipendenti della fabbrica di Assemini si sono incatenati ai cancelli degli impianti e hanno sciolto il presidio solo quando l'assessora all'Industria Maria Grazia Piras ha riferito loro dell'incontro dell'1 dicembre a Roma e di un possibile imprenditore interessato.