Prosegue la serie nera della Dinamo Banco di Sardegna Sassari, che sul proprio campo si inchina alla Vanoli Cremona per 83-82 nell'anticipo della nona giornata di Legabasket. Tra campionato e Champions, è la sesta sconfitta di fila per Sassari.
In questo periodo la squadra di coach Federico Pasquini sembra abbonata suo malgrado a soccombere a fil di sirena: per la quarta volta nelle ultime due settimane è un canestro all'ultimo secondo a condannare il Banco.
Al di là di qualsiasi altra considerazione, occorrerà riflettere sulla tenuta mentale e sul carattere di un gruppo che oggi ha segnato una vistosa involuzione sul piano tattico e psicologico. Molli e svagati, i padroni di casa hanno letteralmente regalato a Cremona il secondo quarto, e anche quando sono riusciti a raddrizzare la partita – grazie solo ed esclusivamente al maggiore talento rispetto al roster avversario – sono riusciti a gettare via un match che sembrava già vinto. Coach Cesare Pancotto, al contrario, incassa i risultati di una crescita che Cremona aveva già evidenziato con Capo d'Orlando e con Milano, pur senza vincere.
Un Holloway implacabile, una squadra motivata, determinata e umile, che concede agli innesti di Harris e Carlino il tempo necessario per produrre i frutti sperati. Mentre la Vanoli si gode due punti oggettivamente meritati, Sassari inizia a preoccuparsi per una china pericolosissima. E se fino a oggi la superiorità degli avversari ha rappresentato un alibi di ferro, la sconfitta odierna è davvero un grande passo indietro.