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Attacco nuovamente decisivo: non capitava da una mese e mezzo. L'ultima volta risale all'impresa di San Siro con l'Inter: da allora è successo anche che qualcuno del reparto offensivo finisse nel tabellino dei marcatori (Borriello e Melchiorri), ma solo a risultato ampiamente compromesso. Domenica 27 è andata in maniera molto diversa. Con il risveglio delle punte il Cagliari ha ritrovato la vittoria: Sau, matchwinner della sfida con l'Udinese, non segnava addirittura dallo scorso 18 settembre.

E contro il Chievo era rimasto tutta la gara in panchina. Attacco bene, non solo per il gol del successo. La prima rete è nata da una combinazione tra Borriello e Farias, poi atterrato in area per il rigore del primo vantaggio. E le altre nitide occasioni da rete sono passate dai piedi di trequartista o punte: due volte Farias e una Borriello. Per Sau è il terzo gol stagionale: il miglior modo di festeggiare le cento presenze con la maglia del Cagliari. Ma non è solo la vittoria dell'attacco. C'è la difesa che regge di più: nelle ultime due gare si è tornati alla media, più accettabile se si pensa alle quattro o cinque reti con Fiorentina, Lazio o Torino, di un gol a partita.

Forse merito anche di una maggior copertura del centrocampo: contro i friulani Rastelli ha scoperto in corso d'opera Padoin centrale davanti alla difesa. Un rimedio nato anche dopo l'ammonizione di Di Gennaro, partito in quel ruolo e poi dirottato sulla destra. Bene anche Barella, soprattutto nel secondo tempo: i numeri ci sono (e questo si sapeva), ma ora stanno arrivando anche le giocate con personalità come quella che ha costruito di fatto l'azione del gol vittoria. Il futuro? Mercoledì 30 c'è la Coppa in casa della Samp. E Rastelli, che ha dovuto fare i conti anche con l'infortunio di Bittante, non sa proprio chi far giocare: alcuni dei Primavera (sei) convocati con l'Udinese sono in preallarme.