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“Caro Pigliaru, tanto palese è stato il tradimento del tuo ruolo e dello Statuto speciale, tanto manifesta è stata la tua genuflessione a Renzi, tanto chiaro e netto è stato il ripudio dei sardi della tua politica e della tua persona. In realtà viene confermato un dato ben noto, e cioè che tu hai il 60% dei consiglieri regionali col 19% del voto dei sardi. Questo spiega anche perché in Sardegna la percentuale dei No è ben più alta di quella già alta del Paese. E’ la più alta d’Italia. Ora devi trarre soltanto una conclusione: andare a casa. Non so come puoi tu, con Demuro e gli altri, presentarvi in pubblico, guardare in faccia la gente che così fortemente vi ha detto No e vi avversa”.

Inizia così la lettera aperta al governatore scritta sul blog Democrazia Oggi dal costituzionalista Andrea Pubusa, ordinario di diritto amministrativo e portavoce del Comitato per il No al referendum.

“Caro Francesco, tu, come ti ho già detto, hai tradito i sardi e attentato allo Statuto, ora devi decidere come uscire il meno ignominiosamente possibile di scena. Io, amichevolmente, ti consiglio le dimissioni – sottolinea ancora il docente universitario -. Tieni conto che sei circondato da persone che cambiano casacca al cambiare del vento, già da subito si smarcheranno da un cavallo così perdente e senza prospettiva. Dammi retta, prima di restare solo anche in quell’accozzaglia di consorterie che è oggi il Pd (senza segretario regionale da 10 mesi!), fatti da parte. In fondo puoi tornartene in facoltà e riprendere l’insegnamento”.

Nel frattempo per mercoledì 7 dicembre dalle 17:30 in piazza San Sepolcro a Cagliari è stata organizzata una “Festa popolare per la Costituzione e per la Sardegna”.