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"Onore a voi donne e uomini sardi che ieri e per sempre avete ritrovato nel vostro Dna l'onore e l'orgoglio di essere sardi".

E' tutto in chiave indipendentista il commento del presidente di Meris Doddore Meloni alla schiacciante vittoria del No alla riforma costituzionale registrata in Sardegna. Per Meloni, che aveva criticato l'astensionismo auspicato da altri leader indipendentisti, il secco No alla riforma pronunciato da poco meno del 73 per cento degli elettori sardi è la prova "che il leggendario popolo Shardana è ritornato a combattere per la libertà della nostra amata Sardegna".

"Ieri all'improvviso è successo quello che ho sperato in 56 anni di battaglie", ha spiegato ricordando di essere diventato indipendentista nel 1960, quando ancora diciassettenne lavorava a Torino come termoidraulico all'allestimento dei padiglioni per la celebrazione del primo centenario dell'Unità d'Italia, e i nove anni di carcere trascorsi nelle "galere italiane" per le sue battaglie. "La vittoria di ieri, significa che la Sardegna e il suo popolo stanno riprendendosi la propria dignità e libertà", ha chiarito Meloni.