referendum-zedda-rossomori-ora-rinnovare-statuto-sardo

"Il Consiglio regionale deve riunirsi subito, darsi modi e tempi certi e procedere immediatamente alla ridefinizione del percorso che porterà ad una nuova definizione dei confini di sovranità tra la Sardegna e l'Italia. Dobbiamo rinnovare un testo ormai vecchio di settanta anni e fuori dal tempo mettendoci dentro la necessità di una più ampia autonomia fiscale, della continuità territoriale e della insularità, della identità linguistica e culturale, della competenza su energia, territorio".

Lo afferma il consigliere regionale dei Rossomori, Paolo Zedda, in merito all'esito del referendum costituzionale. "Sono stato, con orgoglio, primo firmatario della mozione sulle conseguenze per la Sardegna della riforma costituzionale, e sulla necessità della riscrittura dello statuto e promotore del comitato sardo per il No. Entrambi sottoscritti da una ampia area politica – osserva Zedda -. Il risultato del referendum nella nostra isola, per affluenza, esito, comparato con quello del resto d'Italia, deve essere letto come un richiesta prorompente di sostegno al nostro diritto alla autodeterminazione, alla difesa della nostra sovranità e al potenziamento del nostro statuto".

Secondo Zedda, oggi all'opposizione insieme con Emilio Usula, "la voce degli elettori segue un altro pronunciamento solenne, quello del referendum 2012, nel quale una schiacciante maggioranza dei sardi, oltre il 94%, ha chiesto la scrittura di un nuovo e più forte statuto sardo. A questo punto, non è possibile continuare ad essere sordi al grido di libertà che si leva dalla nostra terra".