"Sono convinto che ogni riforma ha bisogno di una prima fase di investimento, così come che la valenza di una riforma sanitaria va valutata dalla qualità e dall'efficacia del servizio offerto, ma la portata degli annunci dell'assessore mi convince che abbia ragione lui: può tornare a fare il medico, la scienza, la pubblica amministrazione e i sardi, di quella Sardegna che lui non vede, gli saranno grati, e forse anche la legislatura in corso si potrà salvare".
Usa toni duri il deputato di Centro democratico, Roberto Capelli, nel commentare le dichiarazioni dell'assessore Luigi Arru sulla nascita ufficiale della Asl unica. "Che la legge di riforma non godesse della nostra approvazione è cosa nota – sottolinea l'esponente della maggioranza, ormai prossimo ad abbandonare la coalizione – La nostra proposta era, ed è, cosa ben più seria, ma è altrettanto serio attendere lo sviluppo dei fatti prima di esprimere giudizi, così come sarebbe più serio non fare proclami. Auspico sinceramente che alla fine abbia ragione Arru e si possa realizzare una offerta di salute migliore che in passato. Non posso però fare a meno di registrare – precisa Capelli – che se il buon giorno si vede dal mattino non avremo bel tempo".
Quanto ai numeri, il leader di Cd osserva che mentre le gestioni commissariali che hanno guidato le Asl, in tutto 33 unità, "sono costate complessivamente 3.575.000 euro", "il nuovo sistema sanitario costerà complessivamente 3.862.000 euro all'anno, più il costo ancora non quantificato degli staff delle Assl e delle 20 unità che saranno chiamate a rimpinguare la direzione regionale dell'assessorato alla Sanità. E' facilmente intuibile che la spesa complessiva sarà ben superiore ai 4.290.000 euro delle precedenti gestioni con le 11 Aziende cancellate. Se la matematica non è un opinione, dov'è il proclamato risparmio dei 'primi passi'?".