Ancora stallo sull'elezione del presidente di Anci Sardegna, anzi le spaccature rischiano di acuire i problemi. L'assemblea dei sindaci, convocata ad Abbasanta, deve risolvere il dilemma se rivotare subito o attendere la decisione del Tribunale di Cagliari sul ricorso presentato dal sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini – uno dei due candidati Pd insieme al sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana – contro l'annullamento delle elezioni del 23 settembre scorso, che lo aveva visto vincitore con il 53% dei consensi.
Un esito contestato da subito per la mancanza del quorum necessario a validare le operazioni di voto. Era stato il presidente uscente, Piersandro Scano, a convocare per oggi tutti i sindaci sardi per cercare di uscire dall'impasse che dura ormai da più di tre mesi. A chiedere il voto subito è il sindaco di Alghero Mario Bruno, in veste di presidente dell'assemblea congressuale, che ha proposto la data del 14 gennaio.
"Pronto a riconvocare l'assemblea congressuale entro dieci giorni, come da statuto, nella prima data utile, nel tentativo di sbloccare la situazione – ha detto Bruno – Abbiamo fatto tanti tentativi fino ad oggi, ma per un motivo o per l'altro non siamo ancora riusciti a dare un organismo stabile all'Anci. Non credo si possa aspettare ancora". Sulla stessa linea Emiliano Deiana, mentre Emiliano Ciccolini punta ad aspettare la decisione del Tribunale sul suo ricorso. "Se mi darà torto – ha annunciato – non mi ripresenterò alle prossime elezioni. Se mi darà ragione, il giorno dopo mi dimetto". Insomma, la frattura all'interno dell'associazione sembra insanabile: ormai certa una nuova tornata elettorale.