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Il dibattito sulla legge elettorale in Sardegna entra nel vivo. Ieri il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha manifestato l'esigenza di modificare quella attuale correggendone le storture e adeguando il testo alla parità di genere. La proposta di legge presentata oggi tre consiglieri del Pd – Luigi Ruggeri, Salvatore Demontis e Alessandro Collu – mira ad assicurare una omogenea rappresentanza territoriale attraverso il sistema maggioritario e una adeguata rappresentatività dei partiti (anche minori) con il sistema proporzionale.

"Si tratta di un Mattarellum in salsa sarda – ha spiegato Ruggeri – dove al modello dell'attribuzione delle preferenze si preferisce quello delle candidature uninominali". Il disegno divide la Sardegna in 32 collegi uninominali da 46.260 elettori: in ognuno è assegnato un seggio al candidato della lista più votata. In ogni collegio ogni lista candida una sola persona. Dopo la verifica dei 32 candidati vincenti, i voti sono calcolati nella circoscrizione unica regionale, nella quale il candidato presidente più votato è eletto governatore, e diventa consigliere, come il secondo più votato. Alla coalizione del governatore eletto viene attribuito il premio di maggioranza (55% se ha conseguito tra il 30 e 40% dei voti, 60% se sopra il 40%). Nella circoscrizione regionale vengono attribuiti anche i 26 seggi rimanenti col metodo proporzionale. Ovviamente i seggi non attribuiti con il premio sono assegnati alle coalizioni perdenti nei collegi in cui hanno ottenuto i migliori risultati. Sono previste soglie di sbarramento dell'8% per le coalizioni, del 4% per le liste non coalizzate e del 2% per quelle che fanno parte di una alleanza.

La proposta garantisce la rappresentanza di genere senza però ricorrere alla doppia preferenza. Come? Nel territorio regionale ogni gruppo di liste deve essere presente in almeno 26 collegi e con un numero di candidati dello stesso sesso non maggiore del 60%, quindi in ogni lista i candidati di ciascun sesso sono presenti in almeno il 40% dei collegi. "Questa – hanno precisato Ruggeri e Demontis – non è la proposta del Pd ma di tre consiglieri del Pd". In tutto le proposte depositate sono sei: a parte l'ultima, una di Roberto Deriu (proporzionale), una di Franco Sabatini e Daniela Forma – tutti Dem – una del Partito dei Sardi, una del Centro Democratico e una di Sel. In attesa, la settimana prossima in conferenza di capigruppo, della proposta annunciata da Ganau e studiata dagli uffici consiliari.