Con i primi testimoni dell'accusa prenderà il via il prossimo 11 aprile il dibattimento al processo per disastro ambientale davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari, che vede imputati i vertici dell'Eurallumina di Portovesme. Oltre al presidente Massimo Costantino Poddighe sono stati chiamati a completare il collegio i giudici Francesco Alterio e Andrea Mereu.
Alla sbarra spiccano l'amministratore delegato della società Vincenzo Rosino, 66 anni di Portici (Napoli), e il direttore dello stabilimento Nicola Candeloro, di 65, di Francavilla al Mare (Chieti), mentre la stessa Eurallumina comparirà in qualità di responsabile civile. Già ammessi come parte civile, invece, sia il Comune di Portoscuso che l'ex provincia del Sulcis – assistiti dall'avvocato Salvatore Casula – oltre al Wwf, nove cittadini del Sulcis, in parte agricoltori, e la Confederazione sindacale sarda – tutti tutelati dal legale Riccardo Schirò. Sono stati i difensori Luigi e Pierluigi Concas, assieme a Marco Tonellotto, a dare battaglia sulle questioni preliminari contestando le ammissioni dei consulenti.
Alla fine una delle parti civili ha rinunciato a uno dei propri, consentendo l'avvio del dibattimento alla prossima udienza. Il primo a sfilare sul banco dei testimoni sarà il Giovanni Banchiero, maresciallo del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri che ha svolto le indagini assieme al maggiore Angelo Murgia, ora trasferito al Reparto investigativo di Firenze.







