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Gentile Ministro, 
 
mi vedo costretto a scrivere questa mia alla SV per segnalare una situazione incresciosa e paradossale, che perdura da anni in Sardegna e per chiederLe di prendere in carico questa vicenda.
 
L'Aias Sardegna, che da decenni opera in convenzione con la Regione, eroga un delicatissimo servizio dall'elevatissimo contenuto sociale, assistenziale e sanitario, a favore di una fascia di popolazione evidentemente fragile e bisognosa di cura.
 
Questo servizio appare oggi sempre più compromesso dalle tensioni generate dai vertici dell'Azienda, che da anni ormai non paga con regolarità lo stipendio ai lavoratori, nonostante la Regione stia provvedendo a
versare quanto dovuto con una certa regolarità.
 
Le segnalo dipendenti che non ricevono lo stipendio da 8-10 mesi, che hanno sempre continuato – con professionalità e dedizione – a svolgere il loro lavoro e che oggi si trovano in ginocchio, a dover mandare avanti economie familiari nella maggior parte dei casi monoreddito e che, quasi per beffa, riceveranno in questi giorni uno, due mezzi stipendi a parziale saldo di quanto dovuto.
 
Una condizione di disagio clamoroso che ha iniziato a intaccare il servizio, che ha generato proteste che durano da anni, senza in alcuna maniera scalfire il vertice dell'Aias che, per tutta risposta, ha avviato una procedura disciplinare nei confronti di quei dipendenti che hanno agito il dispositivo dell'art.1676 del Codice Civile per ottenere ciò che gli è dovuto. Alcuni di questi sono peraltro rappresentanti sindacali.
 
La Regione sembra essere impotente nei confronti dell'Aias, che ha progressivamente assunto l'atteggiamento di un principe feudatario e che si mostra sorda a ogni azione intrapresa dell’Assessorato alla Sanità e a ogni intervento politico o sindacale.
 
Le chiedo perciò di voler valutare un Suo intervento, di voler porre in essere ogni azione possibile e nelle sue prerogative, affinché ai lavoratori vengano immediatamente riconosciuti gli arretrati, affinché venga loro corrisposto quanto dovuto con regolarità, affinché di questa inconcepibile ed annosa situazione non abbia ulteriormente a soffrirne la parte più debole e fragile di questa vicenda, ovvero gli utenti.
 
La ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrà dedicare alla questione e colgo l'occasione per augurarLe un proficuo lavoro.