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"Dopo i proclami, è ora di mostrare cosa abbiamo messo in cascina". Ottavio Sanna, assessore comunale dei Lavori pubblici di Sassari e leader locale del Partito dei Sardi, suona la sveglia alla coalizione che governa in città. Lo fa assieme al segretario regionale del PdS, Frantziscu Sedda, e al presidente del partito, l'assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda. Il suo appello alla maggioranza che sostiene il sindaco Nicola Sanna parte dai numeri: "Abbiamo puntato su edilizia pubblica, scuole e impianti sportivi.

Tra il 2017 e il 2018 investiremo 40milioni di euro". La maggior parte andranno agli investimenti per la manutenzione e la realizzazione di case popolari, "con quindici cantieri attualmente aperti, che significa lavoro e occupazione – sottolinea Sanna – senza dimenticare i 10milioni dei fondi Jessica per gli impianti sportivi". Storicamente, prosegue Sanna, "il nord Sardegna vive di edilizia e il PdS ha in mente un percorso per generare economia e far crescere le imprese". Ora, è la sua convinzione, "occorre dare corpo al progetto della Rete metropolitana, che non decolla".

Per questo l'assemblea del PdS nominerà un proprio referente, mentre ha già nominato la coordinatrice del gruppo giovani, Grazia Tanda, e il responsabile in tema di Sanità, Antonello Solinas. Per Sedda "il PdS di Sassari è un esempio di lavoro amministrativo e di radicamento dell'attività politica, c'è voglia di concentrare le energie sul bene della nostra terra e della nostra gente". La Regione sostiene l'impegno: "Su Sassari e l'area vasta abbiamo investito 150milioni euro in tre anni", dice Maninchedda. "Circa 42milioni vanno a Sassari tra rete idrica e fognaria, edilizia residenziale e viabilità", aggiunge l'assessore regionale, per cui "occorre continuare a investire in un'area provata dall'abbandono degli anni passati".