Prosegue la mobilitazione dei pastori dopo la manifestazione di Coldiretti Sardegna che il 1° febbraio ha portato in piazza 5mila persone per protestare contro le politiche agricole della Regione Sardegna. Sabato prossimo, 11 febbraio è la volta della Confederazione Sindacale Sarda che ha organizzato un’assemblea del Comparto Agropastorale, promossa dal Comitato spontaneo di agricoltori e pastori che si terrà nel Salone del Centro Sociale in via Cagliari a Decimoputzu,con inizio alle 9,30.
"Parteciperanno agricoltori, allevatori, pastori, uomini di Chiesa, cittadini, donne e uomini di buona volontà, intellettuali ed operatori del sociale che si interrogheranno sull’attuale grave crisi che investe l’intero comparto, per trovare insieme soluzioni ai gravi problemi che investono le popolazioni dei territori interessati, “convinti come siamo che il comparto Agropastorale/Agro-
alimentare resta uno dei pilastri fondamentali dello sviluppo economico-sociale della nostra isola”,spiega una nota della Css.
Il sindacato sardo spiega che “oggi più che mai il comparto agropastorale ha bisogno di sostegni economici-finanziari che devono concretizzarsi in aiuti rilevanti nell’immediato e nel lungo periodo con strumenti efficaci che consentano agli operatori del settore l’utilizzo delle risorse in tempi rapidi, essendo stati colpiti in quest’ultimo anno dalla siccità, dalla gelata e dalla virosi che hanno ucciso animali e bruciato raccolti ed insieme allontanato la speranza di rapide soluzioni”.
Secondo la Css c’è “poi la necessità che si metta mano una volta per sempre ad un vero piano di sviluppo rurale, che affronti i problemi strutturali delle grandi infrastrutture come le strade di penetrazione agraria e le reti di irrigazione quali opere prioritarie. Ma occorre che la politica regionale metta a sistema l’intero comparto, garantendo agli operatori agricoli, agli allevatori ed ai pastori un tenore di vita dignitoso, con interventi mirati di sostegno al reddito tali da rendere nuovamente conveniente il ritorno alla lavorazione delle nostre terre anche delle nuove generazioni”.
“Non basta –prosegue la Css -, assegnare lotti di terra gratuiti ai giovani che vogliono impegnarsi in agricoltura e nell’allevamento, ma è necessario un programma di ampio respiro nel settore dell’istruzione professionale, una rete efficace di esperti che si affianchino agli operatori sul posto, disponibilità a basso costo di tutti gli strumenti da lavoro al passo con le nuove tecnologie. Oggi il comparto agropastorale può essere vero volano ad un nuovo sviluppo della Sardegna dando prospettive sicure di lavoro certo e rimettendo in moto economia e benessere”.
Emanuele Concas







