La Regione Sardegna ricorre contro la legge di stabilità nazionale 2017 rilanciando così la vertenza con lo Stato sugli accantonamenti, una partita da 684 milioni di euro. "Su mia richiesta – annuncia il governatore Francesco Pigliaru – la Giunta oggi ha impugnato la Finanziaria dello Stato rispetto agli accantonamenti, un contributo straordinario all'equilibrio della finanza pubblica statale che si è trasformato in un prelievo costante ai danni della Sardegna che consideriamo ingiusto.
È una decisione che ha come obiettivo quello di difendere i nostri diritti, che devono essere pari a quelli degli altri cittadini italiani".Vengono impugnati il comma 528,che prevede la proroga fino al 2020 degli accantonamenti imposti lo scorso anno (e già impugnati nella Finanziaria nazionale 2016 con udienza fissata per il prossimo maggio),e i commi 392 e 394,che fissano nuovi contributi, sempre in termini di accantonamenti,che lo Stato chiede alle Regioni a Statuto speciale per implementare il Fondo sanitario nazionale dal quale le Regioni autonome sono escluse.
Per quanto riguarda, invece, il cosiddetto Fondo Province e Città Metropolitane (comma 438) e il Fondo Regioni (comma 433) la legge di Stabilità non esclude le Regioni a Statuto speciale, che rischiano di essere tagliate fuori dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri attualmente in fase di discussione in sede di Conferenza Unificata. Se il Governo procederà in questa direzione, la Giunta della Sardegna è pronta ad impugnare anche questo atto amministrativo.