L’incremento delle risorse finanziarie per i progetti rivolti a persone con gravi patologie. Un impegno per le situazioni di disagio all’interno della famiglia, con un maggiore stanziamento per il programma “Ritornare a casa”, l’efficienza dei servizi sanitari sul territorio con i riflettori puntati sui piccoli ospedali dell’interno isolano, la continuità delle attività di ricerca negli istituti isolani e personale qualificato nelle corsie dei presidi socio sanitari. Sono le richieste avanzate nel corso della discussione della manovra finanziaria in commissione sanità dal vice presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, Edoardo Tocco (FI),riunita oggi per licenziare parte competente sulla sanità della Legge stabilità 2017.
“Ci saremmo attesi un pacchetto di investimenti per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini – afferma Edoardo Tocco – ma dal documento contabile appare evidente che non ci potrà essere un salto di qualità della sanità sarda. E’ palese che non possiamo votare a favore di un bilancio che riserva poca attenzione alle emergenze sociali e sanitarie”. La paura è legata ai tagli delle prestazioni nei piccoli ospedali,qualli periferici che danno assistenza alle popolazioni lontane dalle città.
“Reparti che devono fronteggiare la soppressione di importanti servizi – continua Tocco – Scontato che i cittadini dell’interno della Sardegna siano preoccupati per la cancellazione di alcune eccellenze sul territorio con le sforbiciate nei nosocomi considerati di serie B”>. La conclusione è legata all’aumento dei capitoli per alcuni progetti sperimentali: “Ritornare a casa è un tassello fondamentale – chiosa Tocco – per l’universo delle persone disabili e i soggetti sofferenti. L’auspicio è che possano essere implementati gli stanziamenti per questi programmi”.
Emanuele Concas







