Le fasce di reperibilità in casa nei giorni di malattia dovrebbero essere uguali per pubblico e privato ed essere "almeno di sette ore per tutti". Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri, a margine di un convegno alla Camera spiegando che "non ha senso che ci siano differenze fra pubblico e privato". Al momento, le fasce di reperibilità prevedono 4 ore giornaliere per i lavoratori privati e 7 ore per quelli pubblici.
Le spese per la non autosufficienza sono destinate ad aumentare e non basteranno le risorse recuperate con la lotta agli sprechi e alle inefficienze. Bisogna domandarsi se non vale la pena di introdurre un "contributo obbligatorio e trasparente" destinato a finanziare queste spese, magari anche a carico dei pensionati così come accade in Germania. Boeri ha spiegato che il contributo, già esistente per il pubblico, dovrebbe essere previsto anche per il privato, grazie alla contrattazione collettiva.







