Pietro Roberto Fragata è stato ucciso dentro la sua auto mentre dalla sua abitazione si spostava per andare nella tabaccheria che gestiva con la moglie, dopo che nel settembre scorso era uscito dal carcere. Cinque i colpi, esplosi da un fucile cal. 12, che hanno crivellato il parabrezza anteriore e il finestrino laterale in direzione dell'autista.
L'uomo dopo essere stato colpito ha sbandato andando a finire con l'auto dentro un cespuglio. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Lanusei, guidato dal cap. Claudio Paparella, e i militari del Nucleo Investigativo del comando Provinciale di Nuoro, coordinato dal cap. Luigi Mereu. Fragata è un nome noto della criminalità isolana e non solo: era stato arrestato nel 2008 e condannato in via definitiva nel 2012 per la tentata rapina al supermercato Pam di Perugia, il 21 aprile 2007, in cui, in seguito a un conflitto a fuoco, erano rimaste ferite due persone.
L'uomo era stato condannato con la banda dei sardi, in Umbria, di cui faceva parte anche l'ex latitante Raffaele Arzu, condannato, tra l'altro, con Fragata per la stessa rapina. Fragata, inoltre, era finito nel 2010 anche nell'inchiesta, coordinata dalla Procura di Perugia, sull'omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio, ucciso durante una rapina in banca il 30 gennaio 2006 a Umbertide. Fra le quattro ordinanze cautelari emesse allora, oltre a Arzu, considerato dagli inquirenti il capo della banda, anche Pietro Roberto Fragata.







