"Peste suina africana, conoscerla per combatterla", è il tema dell'incontro organizzato a Bultei dall'Agenzia regionale Laore Sardegna in collaborazione con i servizi veterinari, l'amministrazione comunale e il patrocinio delle associazioni di categoria agricola. I lavori sono stati aperti dall'agronomo Pasquale Marrosu, coordinatore territoriale produzioni animali di Laore, che ha spiegato come, negli ultimi dieci anni e a causa della Psa, il comparto suinicolo sardo si è dimezzato nei numeri dei capi allevati, circa 170mila, e che buona parte delle carni consumate in Sardegna giunge da fuori.
"Circa il 95% delle carni di maiale trasformate in salumi in Sardegna viene dalla penisola o dall'estero", ha detto Marrosu il quale ha spiegato che le produzioni suinicole sarde sono più "orientate verso il maialetto da latte, circa 220mila macellazioni ogni anno" e anche in questo caso molta produzione arriva da fuori. Sconfiggere quindi la Psa potrebbe rimettere in moto il comparto che già sull'Isola avrebbe grandi potenzialità di mercato. L'esempio citato da Marrosu è quello della Spagna, liberatasi dal virus dopo oltre 30 anni, e che oggi è il maggior esportatore di carni suine di tutta l'Ue e il terzo al mondo dopo Usa e Cina. Giuseppe Bitti, dirigente veterinario della Assl di Sassari, ha quindi illustrato il nuovo piano straordinario di eradicazione 2015-2017 mettendo in evidenza gli sforzi della Regione che si sono concentrati su: lotta all'illegalità; divieto del pascolo brado, premialità. Bitti ha poi fatto un excursus sulla presenza del virus fra il domestico e il selvatico in tutta la provincia di Sassari con un focus specifico sul territorio del Goceano.
I territori occidentali sono quelli più al sicuro mentre quelli orientali presentano criticità. Gli ultimi focolai nel domestico risalgono alla fine 2015, tra Bultei e Benetutti, e marzo 2016 a Pattada. I dati sul selvatico hanno invece dimostrato che il virus è ancora presente fra i cinghiali, in forma di sieropositività, mentre sono stati quattro i casi di animali risultati malati fra i territori di Ozieri, Anela e Bultei. L'incontro di Bultei si inserisce nel percorso di attività informative promosso sui territori dall'Unità di Progetto per l'eradicazione della Psa. Obiettivo degli incontri è favorire l'emersione degli allevamenti illegali, contrastare la presenza del virus e illustrare tutti i vantaggi, soprattutto economici, messi a disposizione dal Programma di sviluppo rurale.







